MONSERRATO. Si chiama “Mezz’ora sola leggerei” la nuova iniziativa del giovanissimo scrittore sardo Matteo Porru, in collaborazione con il Teatro Moderno di Monserrato, “Figli d’arte Medas” e “Medasilos”, una serie di letture espressive dei grandi racconti della letteratura italiana, scritti da grandi nomi o dalle giovani promesse del nostro tempo, raccontati da un palco, in diretta sui social.
“È un progetto a matrioska -spiega Porru- e con tante finalità. Si torna a teatro, anche se con i teatri chiusi, perché quel luogo appartiene a tutti noi. E lo riavviciniamo nell’unico modo per ora possibile, dietro uno schermo, ma sempre dentro una storia. La lettura è una terapia collettiva, condivisa e speciale, che serve a tutti, in un momento di rinunce e di tante privazioni. E portiamo tutto questo dentro un telefono, un tablet o una televisione, per avere un contatto vero e vivo, fra persone, fra lettori. L’obiettivo concreto è uno e uno soltanto: vivere insieme tutte le pagine”.
Sono dieci i racconti scelti dallo scrittore, che variano per tematica, stile e genere. Il primo è “L’uomo dal fiore in bocca”, uno dei capolavori storici di Luigi Pirandello. Si passa, poi, all’immenso Alberto Moravia e al suo “Non sanno parlare”, al quale segue un intensissimo “Erbacce” di Giorgio Ghiotti. “La roba”, una delle novelle più belle di Giovanni Verga, è il quarto testo, seguito da “La breve vita felice di Francis Macomber”, una delle narrazioni più efficaci e rappresentative di Ernest Hemingway. Segue il racconto vincitore del Premio Campiello Giovani 2018, “Con i mattoni”, della giovane Elettra Solignani. Poi è il turno de “Il nome”, uno dei racconti giovanili di Cesare Pavese. Il terzultimo racconto è di Michela Panichi, la giovane vincitrice del Premio Campiello 2020, “Meduse”, seguito da “Il malocchio” di Italo Svevo. Chiude un giallo di rara e pregiata tecnica narrativa, “Anna” di Ilenia Zedda. Gli episodi andranno in onda in diretta su Facebook ogni martedì e ogni sabato, da martedì 22 dicembre in poi.