Culture

Tre giorni di Accademia popolare, collaborazione Università-Marina Café Noir

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CAGLIARI. Proseguono le tappe di avvicinamento alla diciottesima edizione del Marina Cafè Noir: dopo l’anteprima di ottobre ecco la tre giorni in compagnia dell’Accademia Popolare, in programma da mercoledì 2 a venerdì 4 dicembre necessariamente online sulla pagina Facebook del Festival. 

 Un appuntamento pensato in collaborazione con l’Università di Cagliari che propone al pubblico brevi lezioni informali da parte di docenti e ricercatori universitari, una condivisione dei saperi caratterizzata da un approccio divulgativo e aperto a tutti, accompagnato da letture teatrali e musica. Un format collaudato che presenta quest’anno una novità: la decisione di aprire ogni serata con una presentazione editoriale.  

 Storici, sociologi, etnomusicologi, economisti, demografi che - anche in quest’anno incredibile e doloroso - si mettono in gioco per condividere con il pubblico del Marina Cafè Noir una parte delle proprie ricerche e del proprio lavoro disciplinare. Un ciclo di incontri ricco di spunti e informazioni, arricchito dalle musiche del cantautore Matteo Sau e dalle letture dell’attrice Tiziana Martucci. 

Si comincia mercoledì 2 dicembre, alle 18, con il dialogo tra gli storici Valeria Deplano e Matteo Petracci, autore quest’ultimo di “Partigiani d’oltremare – Dal Corno d’Africa alla Resistenza italiana”. A seguire il percorso di Andrea Pala, storico dell’arte, dal titolo “Hagia Sophia. Il gioiello di Istanbul”. Si vira sulle scienze economiche poi in compagnia di Anna Pinna, che parlerà di “Venti, geografie e relazioni commerciali delle isole del mondo”. In chiusura ancora la storia, con Giampaolo Salice e i suoi “Mondi (im)possibili. Città ideali e utopie dal tempo moderno all’età dei post”. 

 La seconda giornata si apre sempre alle 18 ma all’insegna della narrativa, con la presentazione del romanzo d’esordio di Ilenia Zedda “Naccheras”. Dialoga con l’autrice il giornalista Nicola Muscas. A seguire l’approfondimento di Davide Cao, ricercatore del Crenos esperto di buone pratiche nella pubblica amministrazione, su “Sviluppo locale e benessere collettivo”. Mentre l’Oriente sarà al centro dell’intervento di Francesca Congiu: docente di Storia e istituzioni dell’Asia parlerà di “Cina, miniere e imperialismo”. Chiude l’etnomusicologo Marco Lutzu con “Pensende a tie so donzi momentu”.  

 Stessa formula per la giornata conclusiva di giovedì 4 dicembre, con inizio alle 18 dedicato alla presentazione di “L’amer du sud” di Dimitri Porcu e Thierry Renard. A guidare la conversazione sarà Giacomo Casti. Si parlerà poi di storia americana con Alessandro Pes e il suo intervento “Detroit /Minneapolis Sola Andata”; e di demografia in “I grandi sono fatti così – Numeri, principi e statistiche”, a cura della ricercatrice Luisa Salaris. Sipario sull’edizione 2020 dell’Accademia Popolare con Fabio Bertoni, docente di Scienze della comunicazione, e la sua lezione dal titolo “Piciocus de crobi 2020”.  

Con la tre giorni dell’Accademia Popolare si chiudono le anteprime del Marina Cafè Noir, che rinnova l’appuntamento con la diciottesima edizione del Festival in programma dal 17 al 19 dicembre, per tre giorni di incontri, libri, musica e teatro attorno al concetto di Nuovi Mondi. «Nuovi mondi – scrive l’associazione Chourmo che organizza il MCN - e nuovi confini, nuove distanze, nuove dimensioni. È ciò che abbiamo vissuto, che stiamo vivendo e che ancora ci aspetterà per un po' di tempo. Dobbiamo anche ripensarli, ricostruirli, ri-crearli, questi nuovi mondi. Perché malgrado le nuove linee guida segnino strade obbligatorie, rimane un grande margine all’interno del quale dobbiamo essere noi a creare ciò che di nuovo ci accompagnerà nel prossimo futuro».