CAGLIARI. "Vivere de abberu" è il brano che Soleandro, nome d'arte di Angelo Giovanni Maria Pilo, che si rivolge alle persone lontane dai propri cari perché impegnati negli ospedali loro per curare chi in questo momento lotta tra la vita e la morte. Un brano in lingua logudorese, scritto nella notte del 22 marzo, mentreil cantautore si trovava assorto in attimi di raccoglimento, pensando al momento critico che il mondo sta vivendo. Il video in poche ore ha raggiunto le decine di condivisioni sui social e l'opera è già stata reinterpretata da tanti artisti in tutta la Sardegna. .
"Vivere de abberu" è l'obiettivo del dopo pandemia", spiega l'artista, "in un unico brano ho voluto dipingere parole di rassegnazione e conforto che possono sciogliere le emozioni di dolore proprio come un vero mantra. Qualora i medici e tutti i collaboratori volessero cantare o sussurrare, ognuno interpretando a modo suo, questa delicata canzone, sarebbe una coinvolgente preghiera per la vittoria del bene sul male e un inno alla sanità in Sardegna".