Culture

Al Magistero di Cagliari il docu-film "Marrania, il rap che unisce la Sardegna"

marrania

CAGLIARI. L'associazione giovanile Scida - Giovunus Indipendentistas organizza per  venerdì 14 Settembre 2018,  nell'Aula 9 del Magistero (Università di Cagliari) la proiezione del docu-film  "Marrania - Il rap che unisce la Sardegna".

 Il lavoro, realizzato dalla compagnia Artisti Fuori Posto e dal regista Alessandro Pani, vede le testimonianze di alcuni artisti isolani che hanno caratterizzato la loro carriera per l'utilizzo della lingua sarda nei loro testi e la scelta di trattare tematiche politiche e sociali nei loro testi. Dopo la proiezione ci sarà un dibattito con il regista del documentario e con alcuni degli artisti presenti nel documentario.
"Il rap", è spiegato in una nota,  "è un genere musicale che ormai è a pieno titolo nelle playlist di molte persone, in pochi decenni ha avuto una diffusione a livello planetario e si è radicato in molte culture proprio grazie alla sua funzione di canalizzare un messaggio di denuncia sociale.
 Proprio questo tipo di messaggio diviene preponderante nel rap statunitense degli anni 80, soprattutto grazie all’opera di Public Enemy, N.W.A., Chuck D. e Rakim, i cui testi di sfida al sistema si fecero sempre più polemici e politicizzati. Proprio da Chuck D. il rap venne definito “la CNN dei neri”, ovvero il modo in cui la gente di colore poteva informarsi nel ghetto. Il fenomeno si diffonde e sbarca anche in Italia, si radica soprattutto nell’ambito dei centri sociali all’interno dei quali nasce il fenomeno delle “Posse” (gruppo) che utilizzano la musica per diffondere le proprie idee in campo politico e sociale". 
"In Sardegna, la sfida di molti rapper, la loro “Marranìa” per l’appunto", è la conclusione, "si dirige verso le rivendicazioni sociali e culturali isolane, la denuncia di un’industrializzazione fallita che ha lasciato solo macerie, la costruzione di un senso unitario del popolo, l’utilizzo della lingua sarda e, in alcuni casi, l’espressione di una vera e propria volontà indipendentista".