Culture

Evelina Nazzari, figlia di Amedeo, a Cagliari per presentare il suo libro "Memorie a Brandelli"

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CAGLIARI. Martedì 9 aprile 2024, alle 19, al Cinema Odissea di Cagliari (viale Trieste, 84), Evelina Nazzari presenterà il suo libro Memorie a brandelli (Edizioni Sabinae, 2024) dialogando con Sergio Naitza, critico cinematografico e regista. L’iniziativa è promossa dalla Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari in collaborazione con la casa editrice Sabinae.

Seguirà la proiezione del film Processo alla città (1952) di Luigi Zampa.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Evelina Nazzari (ovvero Maria Evelina Buffa) si racconta, e racconta le sue origini, traendo spunto da un momento reale della sua esistenza, nella forma di un vagabondaggio tra invenzione, autobiografia e memoria. In una dolorosa fase di transizione della sua vita, impegnata nel difficile compito di ricostruirsi dopo un grave lutto e una separazione, l’autrice, alle prese con la necessità di eliminare vecchie carte, ritrova un suo diario di scuola degli anni Settanta. È lo spunto dal quale si dipanano, nell’arco di due secoli, con frequenti ritorni al presente e lungo un percorso apparentemente erratico, ricordi personali e frammenti di storia di una famiglia cosmopolita che abbraccia l’Italia, la Francia, la Grecia e la Turchia. Il tutto condito da episodi della vita e della carriera del padre Amedeo e della madre Irene (anche lei attrice) e da riflessioni sull’adolescenza, la condizione umana, la prospettiva del declino.

Evelina Nazzari (ovvero Maria Evelina Buffa), figlia dell’attore Amedeo Nazzari, nasce a Roma nel 1958. Debutta giovanissima nel ruolo di Rossana in Cyrano, per la regia di Maurizio Scaparro, che verrà ripreso per diversi anni ed avrà grande successo in numerosi teatri italiani, oltre che a Parigi al Palais de Chaillot. Da allora, col nome d’arte di Evelina Nazzari, oltre a ricoprire ruoli in cinema (debutto in Dove vai in vacanza con la regia di Alberto Sordi) e in TV (debutto con L’eredità della priora per la regia di Anton Giulio Majano), costruisce ed affina negli anni la propria sensibilità sui palcoscenici, recitando testi di grandi classici (Aretino, Goldoni, Wilde, Pirandello, Ibsen, Čechov) e di autori moderni comici e drammatici (H.W. Fassbinder, N. Coward, J.N. Fenwick, N. Simon, H. Pedneault, H. Pinter, J. Giraudoux).

Una svolta tragica nella sua vita familiare la induce a ricercare forme più solitarie ed intime di espressione, che oggi affiancano la sua attività teatrale e lungo le quali prosegue la sua esplorazione dell’anima e della condizione umana: la fotografia (le sue opere sono state esposte in vari spazi romani, tra cui il Chiostro del Bramante, nel quadro della Triennale di Roma, e nella sede del Consiglio d’Europa a Strasburgo) e la scrittura, intrisa di riferimenti autobiografici. Ha pubblicato Dopo la fine e Amedeo Buffa, in arte Nazzari (Edizioni Sabinæ), E lieve sia la terra (Autori vari, Edizioni Textus), Fratelli d’arte (con Silvia Toso, edizioni Sabinæ), Solitudini urbane (Edizioni Portoseguro), Altrove (Torna fra nove mesi e Il viaggio di Carlotta, due atti unici, Edizioni IkonaLiber). Di Torna fra nove mesi è stata anche interprete, accanto a Maddalena Recino, per la regia di Angelo Libri, andato in scena a Roma e in alcune città d’Italia. Da ultimo ha interpretato con successo una riduzione teatrale del racconto Ventiquattro ore della vita di una donna, di Stefan Zweig e Sinfonia d’autunno di Ingmar Bergman entrambi con la regia di Rosario Tronnolone.